Abbazia di San Silvestro - Nonantola
Facciata dell'Abbazia , parte laterale

Abbazia di San Silvestro - Nonantola

L'Abbazia fu fondata nel 742 dall'Abate Anselmo, cognato di Astolfo Re dei Longobardi, che qui si trasferì coi suoi monaci e fondò un monastero. L'edificio venne dedicato nel 756 a San Silvestro I Papa.
Facciata dell'Abbazia , parte laterale
Impostazioni
abbazia-di-san-silvestro
Informazioni
059/549025
info@abbazianonantola.it
https://www.abbazianonantola.it/
Nonantola
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Categorizzazione
ARTE E CULTURA
Layout
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Accanto alla biblioteca, si svilupp\u00f2 uno scriptorium dove vennero prodotti centinaia di codici non solo di argomento religioso, ma anche testi con trascrizione di autori latini, giunti fino a noi grazie a questa mediazione. ", "type": "unstyled"}], "entityMap": {}}}, "62ea476b-80c8-4817-934f-8d8d30432dd9": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"data": {}, "depth": 0, "entityRanges": [{"key": 0, "length": 29, "offset": 603}], "inlineStyleRanges": [{"length": 8, "offset": 113, "style": "BOLD"}, {"length": 25, "offset": 651, "style": "BOLD"}, {"length": 25, "offset": 651, "style": "ITALIC"}, {"length": 12, "offset": 771, "style": "ITALIC"}, {"length": 15, "offset": 804, "style": "ITALIC"}], "key": "3n6kj", "text": " Importante centro religioso e culturale dell\u2019Europa medievale e gioiello dell\u2019architettura romanica emiliana, l\u2019Abbazia \u00e8 una straordinaria testimonianza di 1300 anni di fede, storia e arte. Gi\u00e0 monastero benedettino e poi cistercense, fondata nel 752 da sant\u2019Anselmo, cognato del re longobardo Astolfo, \u00e8 dedicata a San Silvestro I Papa e ne conserva le reliquie. La splendida basilica, con il magnifico portale scolpito da Wiligelmo con la sua scuola, e la selva di colonne che sorreggono la cripta, \u00e8 oggi chiesa concattedrale dell\u2019Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Completa il percorso la visita al Museo Benedettino e Diocesano dove \u00e8 esposto il Sacro Tesoro dell\u2019Abbazia, con oggetti preziosi e reliquiari, rarissimi tessuti, pergamene e codici miniati dell\u2019antico scriptorium monastico, tra cui l\u2019Evangelistario di Matilde di Canossa, e documenti imperiali tra cui quelli con il monogramma di Carlo Magno e di altri sovrani medievali. 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Realizzato da Wiligelmo e dalle sue maestranze, riporta nello stipite sinistro sei formelle relative alla fondazione dell'Abbazia ed alla traslazione delle reliquie dei Santi nel monastero, in quello destro, storie della nativit\u00e0 ed infanzia di Cristo, prima testimonianza nella storia della Chiesa dell\u2019ordine cronologico di questi episodi; nell'interno, fregio a tralcio abitato. Sopra l'architrave, la splendida lunetta \u2013 attribuibile senza dubbi allo stesso Wiligelmo \u2013 con le sculture del Cristo in trono affiancato da due angeli e circondato dai tradizionali simboli degli Evangelisti. Varcato il portale, l\u2019occhio rimane colpito dall\u2019interno, solenne ed austero nella sua semplicit\u00e0, ritmato dai possenti pilastri che convergono verso l\u2019altare. Il soffitto \u00e8 a capriate. Nel presbiterio soprelevato troviamo l\u2019altare maggiore, cuore della Divina Liturgia, che custodisce le reliquie di S. Silvestro I Papa all\u2019interno di una teca in cristallo e bronzo.\nScendendo dal presbiterio maggiore si pu\u00f2 accedere al gioiello architettonico della struttura: la cripta, con certezza la pi\u00f9 estesa tra quelle delle chiese romaniche europee. Di singolare suggestione per il gioco della tenue luce tra la selva delle 64 colonnine, custodisce all'interno dell'altare le reliquie del fondatore dell'Abbazia, l'abate Sant\u2019Anselmo, insieme a quelle di altri cinque Santi: le vergini Fosca e Anseride, i martiri Senesio e Teopompo, il Papa Adriano III. 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