Teatro Storchi di Modena https://www.visitmodena.it/api/it/scopri-modena/arte-e-cultura/teatri/teatro-storchi https://www.visitmodena.it/api/it/scopri-modena/arte-e-cultura/teatri/teatro-storchi/@@download/image/teatro-storchi.jpg Teatro Storchi di Modena Link al video Immagine di testata Didascalia dell'immagine di testata Impostazioni Nome breve Questo nome verrà mostrato nell'URL. teatro-storchi Informazioni Prezzi Inserisci una lista di possibili prezzi dei biglietti. Uno per riga. Indicazioni fascia di prezzo Inserisci una fascia di prezzo indicativa. Verrà mostrata neli blocchi elenco nell'anteprima dell'elemento. Biglietto: testo descrittivo Inserisci il testo descrittivo da mostrare nel riquadro per il biglietto. Biglietto: testo del link Inserisci il testo da mostrare nel link per l'acquisto del biglietto. Biglietto: url Inserisci l'URL dove poter acquistare il biglietto. 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Biglietteria Teatro Storchi: 059/2136021, da giovedì a sabato dalle 10 alle 14 Email Inserisci un indirizzo email da contattare per avere maggiori informazioni. biglietteria@emiliaromagnateatro.com Sito web Inserisci l'URL di un sito web dove avere maggiori informazioni. http://www.emiliaromagnateatro.com Orari Inserisci i giorni e gli orari in cui questo servizio è aperto/disponibile al pubblico. Comune Modena Posizione Inserisci l'esatta posizione di questo contenuto sulla mappa. Puoi anche ricercare l'indirizzo e selezionarla dai risultati forniti da Google Maps. {"lat": 44.643858188953125, "lng": 10.931366627704959, "description": "Largo Garibaldi, 15, 41121, Modena, Modena"} Categorizzazione Area tematica Seleziona un'area tematica di riferimento per questo contenuto. Il valore selezionato servirà per fare ricerche nel sito tra contenuti che fanno riferimento alla stessa area tematica. La lista di valori è pre-popolata dagli amministratori del sito. ARTE E CULTURA Esperienze correlate Seleziona una lista di Esperienze correlate. Layout Blocks The JSON representation of the object blocks information. Must be a JSON object. {"407caa49-4d3f-46c7-be1b-4d432bf7a63a": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"key": "e3qkp", "text": "Nella seconda meta' del secolo XIX, dopo la demolizione delle arene provvisorie costruite sui baluardi della citt\u00e0' e l'incendio del Teatro Aliprandi (1881), a Modena manc\u00f2 un edificio teatrale destinato a spettacoli popolari e d'evasione.\nA differenza del Teatro Comunale, affacciato su una delle vie principali del centro della citt\u00e0, lo Storchi sorse su un terreno (ceduto gratuitamente dal Comune) della nuova area edificabile ricavata con la costruzione della barriera Garibaldi (1884), a seguito dell'abbattimento di porta Bologna (1882). A questa particolare ubicazione il teatro deve anche l'altrettanto originale struttura architettonica con una duplice facciata - quella principale, a settentrione, rivolta verso piazza Garibaldi, e quella occidentale verso il passeggio delle mura (ora viale Martiri della Libert\u00e0) - eseguita in stile greco-romano secondo i dettami della coeva precettistica eclettica ben nota al Maestri, fine conoscitore dell'antichit\u00e0 e della relativa pubblicistica, colto costruttore o restauratore di residenze per la nuova borghesia in ascesa.\nL'architetto elabor\u00f2 un progetto formalmente elegante ed armonioso, in cui l'uso ricercato della decorazione plastica differenziava le varie parti dell'edificio, modernamente dotato di locali di servizio, ridotto, fumoir, caff\u00e8. La realizzazione avvenne per\u00f2 in economia, su un terreno che si rivel\u00f2 dall'inizio instabile, con l'impiego di materiali scadenti che ben presto ne compromisero la stabilit\u00e0; l'ornamentazione, per stessa ammissione del Maestri, divenne grezza e sommaria, per cui gi\u00e0 nel suo farsi il teatro assunse, soprattutto all'esterno, quell'aspetto disadorno che \u00e8 lontano dalle immagini diffuse dal periodico \"Ricordi di Architettura\" in cui comparvero i disegni originali.\nIl fronte mostra due avancorpi con un doppio ordine di finestre binate e un coronamento a timpano; tra di essi sono poste due logge architravate con colonnato dorico la prima, e ionico la seconda, coperta a terrazzo a livello della cornice degli avancorpi.\nLa facciata gi\u00e0 verso le mura ha la medesima partizione, ma in origine mostrava la sola loggia di pianterreno coperta con una terrazza praticabile. Al momento dell'inaugurazione il teatro mostrava una platea con pianta a ferro di cavallo accessibile da un atrio con colonnine di ghisa e un loggione con parapetto in ferro e gradinata lignea. La sala esibiva la copertura a catino dipinta dal carpigiano Fermo Forti (con l'aiuto di Giuseppe Migliorini) che, con toni chiari e immagini allegoriche, raffigurava l'apoteosi di Gioacchino Rossini e di Carlo Goldoni. Dalla scala del secondo ordine si accedeva al foyer comunicante con le terrazze; locali di servizio e d'abitazione erano al piano superiore, a pianterreno il caff\u00e8 dietro al palcoscenico i camerini per gli attori e sotto le scuderie per i cavalli degli spettacoli equestri, in previsione dei quali il pavimento della platea era mobile.\nDa perizie effettuate poco prima dell'apertura si rilevarono alcuni crepacci nella facciata di levante e ponente.\nNel 1893, oltre al ripresentarsi degli stessi inconvenienti, si riscontrarono cedimenti nella volta che, unitamente alla cattiva acustica del teatro e a \"stacchi\" nel palcoscenico, ne determinarono una radicale ristrutturazione, affidata l'anno dopo all'ingegnere Luigi Sfondrini di Milano, gi\u00e0 autore dei teatri Costanzi di Roma e Verdi di Padova. Questi provvide al rifacimento della copertura, ad una leggera modifica della curvatura della sala ed alla costruzione (1895) della seconda loggia nella facciata di ponente Negli anni seguenti si registrarono pressoch\u00e9 continui interventi alle coperture; nel 1929 fu restaurato l'esterno con rifacimenti d'intonaci e di cornici, sotto la direzione dell'ingegnere Francesco Benvenuti Messerotti, e nel 1931 il radicale intervento dell'architetto Mario Baciocchi di Milano ridusse la sala allo stato attuale. I lavori - che vennero seguiti dall'ingegnere Zeno Carani, noto costruttore del teatro di Sassuolo - compresero l'arretramento delle balaustre a filo dei palchi, ampliando cos\u00ec la platea (di cui si rifece il pavimento) che si allarg\u00f2 ulteriormente con la creazione del golfo mistico parzialmente posto sotto il palcoscenico, anch'esso rifatto, come del resto le graticciate. Si pose un telaio di vetro e ferro nel lucernario del soffitto (eseguito dallo Sfondrini), si rifecero inoltre la decorazione della sala e l'impianto d'illuminazione, restaurando poi gli uffici, il caff\u00e8 e i rimanenti ambienti.", "type": "unstyled", "depth": 0, "inlineStyleRanges": [], "entityRanges": [], "data": {}}], "entityMap": {}}}, "c89f5726-a20a-40ef-9932-58d7abde111c": {"@type": "title"}} Blocks Layout The JSON representation of the object blocks layout. Must be a JSON array. {"items": ["c89f5726-a20a-40ef-9932-58d7abde111c", "407caa49-4d3f-46c7-be1b-4d432bf7a63a"]} Contenuti Non ci sono elementi in questa cartella.