Carpi

Carpi

Il suo importante patrimonio storico-culturale risalente all’età rinascimentale le ha conferito l’appellativo di “perla del Rinascimento”.
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carpi
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Carpi
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Di origine preistorica e risalente alla civilt\u00e0 villanoviana, Carpi \u00e8 stata inizialmente un borgo medievale di cui conserva ancora numerose testimonianze come il Piazzale Re Astolfo, centro della citt\u00e0 fino all'inizio del '500 e tuttora il cuore della citt\u00e0 medievale, e La Sagra, inserita nel circuito europeo degli edifici romanici.\n\u00c8, per\u00f2, il suo importante patrimonio storico-culturale risalente all\u2019et\u00e0 rinascimentale che le ha conferito l\u2019appellativo di \u201cperla del Rinascimento\u201d. A partire dal XIV secolo, infatti, Carpi divenne sede della Signoria di Carpi e poi contea dei Pio di cui il Palazzo dei Pio, recentemente restaurato e sede dei principali musei della citt\u00e0, ne \u00e8 la pi\u00f9 grande testimonianza. Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, questo territorio, in particolare la frazione di Fossoli, \u00e8 stato coinvolto nei tragici eventi della deportazione ebraica verso i campi di sterminio nazisti, di cui ora ne viene onorata la memoria nel Museo Monumento del Deportato Politico Razziale, presso Palazzo Pio. Oggi, Carpi \u00e8 una citt\u00e0 vivace dalle tante attivit\u00e0 industriali e artigianali, conosciutissima per il suo distretto del tessile, dagli scambi commerciali e culturali e dai numerosi eventi dedicati alla vita artistica e scientifica della comunit\u00e0 locale e non. ", "type": "unstyled"}], "entityMap": {}}}, "090b843e-5310-4af5-b841-96b06c0985c1": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"data": {}, "depth": 0, "entityRanges": [], "inlineStyleRanges": [], "key": "d8f80", "text": "\u00c8 il festival dedicato al teatro all\u2019aperto che trasforma ogni anno la cittadina di Carpi nel pi\u00f9 grande palcoscenico a cielo aperto d\u2019Italia. 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Le batterie hanno dalle sei alle otto botticelle, realizzate con legni diversi e con capacit\u00e0 a scalare variabile. L\u2019acetaia \u00e8 curata dalla comunit\u00e0 carpigiana della Consorteria dell\u2019Aceto Balsamico Tradizionale Modenese di Spilamberto e l\u2019aceto annualmente prodotto viene utilizzato dall\u2019Amministrazione per farne dono a ospiti illustri della citt\u00e0 o per essere utilizzato anche durante corsi di degustazione. 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Queste ricchezze non sono, per\u00f2, gli unici motivi. Carpi \u00e8, infatti, una cittadina vivace e conosciuta per le sue attivit\u00e0 industriali e artigianali: famoso in tutto il mondo \u00e8 il suo distretto del tessile, dove \u00e8 possibile fare acquisti negli oltre 100 spacci aziendali che diffusi sul territorio. 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I lavori, interrotti nel 1525 e ripresi nel 1606, si dimostrarono solo parzialmente rispettosi dell\u2019originaria concezione dello spazio, poich\u00e9 la chiesa costruita risult\u00f2 mancante di una campata verso la piazza. L\u2019attuale aspetto interno \u00e8 dovuto a interventi tardo ottocenteschi, che hanno modificato l\u2019architettura e la decorazione, di stile neorinascimentale, eseguita da pittori carpigiani. Sugli altari si trovano opere d\u2019arte con ancone in legno, marmo e scagliola, paliotti, dipinti di scuola emiliana del XVI e XVII secolo e sculture. 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Tutti gli anni, centinaia di persone vengono sul nostro territorio per partecipare al ricco programma di lezioni magistrali, eventi e mostre che hanno come protagonisti filosofi e intellettuali anche di fama internazionale. 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La passeggiata tra Piazza dei Martiri e la vivace Piazza Garibaldi \u00e8 un grande classico da percorrere e tanti sono i punti d\u2019interesse da vedere. Molti dei monumenti da non perdere te li indichiamo di seguito, dedicando loro un paragrafo, ma ce ne sono altri, come ad esempio il bel Teatro Comunale e l'Ex Sinagoga Ebraica, per i quali t\u2019invitiamo di leggere un approfondimento sul sito dedicato della Fondazione Fossoli.", "type": "unstyled"}], "entityMap": {"0": {"data": {"url": "https://www.fondazionefossoli.org"}, "mutability": "MUTABLE", "type": "LINK"}}}}, "7938b06b-db68-43bf-bfdb-262fee93ab45": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"data": {}, "depth": 0, "entityRanges": [], "inlineStyleRanges": [{"length": 19, "offset": 3, "style": "ITALIC"}], "key": "69ig8", "text": "Il Museo del Deportato \u00e8 stato progettato dallo studio BBPR di Milano in onore delle vittime dell\u2019olocausto nazista che al campo di Fossoli, una frazione vicina, venivano raccolti e smistati verso i campi nazisti. 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Qui sono custoditi i nuclei pi\u00f9 importanti della collezione museale: i dipinti, le xilografie, i legni antichi e le ceramiche decorate. Nel secondo si racconta, invece, la storia del territorio carpigiano, della nascita e della crescita della citt\u00e0, dai primi insediamenti dell\u2019et\u00e0 del Bronzo fino al Novecento, tracciandone lo sviluppo ambientale, sociale, economico, culturale ed urbanistico. Non manca una sezione dedicata alla maglieria. ", "type": "unstyled"}], "entityMap": {}}}, "a6f00108-a959-4276-b1b6-61ff2da1a2d5": {"@type": "text", "text": {"blocks": [{"data": {}, "depth": 0, "entityRanges": [], "inlineStyleRanges": [{"length": 16, "offset": 0, "style": "BOLD"}], "key": "fope3", "text": "Palazzo Foresti fu costruito nel 1892 su progetto dell\u2019ingegnere Achille Sammarini in stile neorinascimentale per Pietro Foresti, industriale del truciolo e collezionista d\u2019arte che qui vi colloc\u00f2 la sua pregevole raccolta. La facciata, in mattoni stuccati, presenta due balconi con bifore ornati da elaborate terrecotte. Di notevole interesse \u00e8 la bifora tardo quattrocentesca in terracotta con Madonna collocata nel cortile interno, proveniente dalla vicina contrada della Cavallina. All\u2019interno si possono ammirare affreschi ottocenteschi di Lelio Rossi, Carlo Grossi, Andrea Becchi e Fermo Forti. Il Palazzo ospita oggi un\u2019importante collezione di dipinti di scuola italiana del tardo Ottocento-primo Novecento, tra cui alcune opere di De Nittis, Fattori, Malatesta, Graziosi e Muzzioli. 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Nel dicembre 1943 il sito \u00e8 stato trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in campo di concentramento per ebrei e dal marzo 1944 diventa campo poliziesco e di transito, utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti e come campo nazionale della deportazione razziale e politica dall\u2019Italia. Impiegato tra 1945 e 1947 come Centro di raccolta per profughi stranieri, dopo la guerra \u00e8 stato utilizzato a scopo civile: prima nasce Nomadelfia e poi, dal 1954 alla fine degli anni \u201860, il Villaggio San Marco per profughi giuliani e dalmati provenienti dall\u2019Istria. ", "type": "unstyled"}], "entityMap": {}}}}
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