Museo Lapidario Estense
Le testimonianze monumentali qui raccolte costituiscono una sintesi della storia di Modena dalla fondazione della colonia romana all’Ottocento, finalità esposta nel catalogo redatto due anni dopo la sua istituzione da Carlo Malmusi, primo direttore del Museo: “.. servire all’archeologia e all’antica storia co’ marmi romani ed anche dei tempi posteriori o scritti o scolpiti …”.
I monumenti distribuiti armonicamente lungo le pareti e le ampie arcate del porticato, al piano terra del settecentesco albergo delle Arti, provenivano da nuclei collezionistici della casata estense e della corte, da contesti archeologici urbani e del territorio, dalle chiese cittadine, da reimpieghi inseriti nelle pareti del Duomo e della Ghirlandina.
Si riferiscono a Mutina romana: basi onorarie, epigrafi di carattere pubblico, dediche a divinità, oltre ad una importante serie di monumenti funerari come are, stele, sarcofagi decorati da ritratti, scene figurate e rappresentazioni simboliche. Questi ultimi, ritrovati nel corso degli scavi per l’impianto delle mura cittadine tra il XIV ed il XVII secolo, erano stati riutilizzati dalle famiglie aristocratiche per il valore di status symbol che avevano assunto nei secoli.
La sezione romana del Museo prosegue in quella medievale e moderna fondendosi con essa senza soluzione di continuità. Qui la galleria di monumenti dedicati ai notabili modenesi – nobili, giuristi, medici, letterati, storici, artisti – offre al visitatore un vivace spaccato di storia cittadina tra il VII secolo d.C. e l’Ottocento oltre ad una sintesi della raffinata cultura artistica locale.
Orari
Per conoscere gli orari di apertura, cosultare il sito.
Tariffe
Ingresso gratuito.
Il Museo Lapidario Estense fa parte delle Gallerie Estensi, istituzione che comprende anche la Galleria Estense di Modena, il Palazzo Ducale di Sassuolo, la Biblioteca Estense Universitaria di Modena e la Pinacoteca Nazionale di Ferrara.