Il teatro del Collegio San Carlo di Modena
Il Teatro del Collegio San Carlo è stato inaugurato nel 1737. E’ stato ottenuto dalla trasformazione dei locali al piano superiore dell’antica Osteria del Montone che, in quegli anni, era stata acquistata e inglobata nel palazzo del Collegio in costante espansione. L’attività teatrale era parte integrante dell’educazione dei giovani nobili che venivano iscritti al Collegio e che qui si esibivano più volte all’anno, solitamente alla presenza dei duchi d’Este, di parte della corte e talvolta delle famiglie: erano prove di cui si conservano anche numerose testimonianze d’archivio, musiche, programmi di sala e libretti a stampa.
Il fervore dell’attività teatrale portò alla scelta di rinnovare la sala solamente pochi anni più tardi, nel 1753, dandole la pianta che possiamo vedere tuttora ma con un arredo al passo con i tempi: un doppio ordine di palchi permetteva agli spettatori di affacciarsi sulla sala e di godere della rappresentazione mentre i palchi di proscenio erano riservati ai duchi e alla corte. Il teatro fu ridecorato più volte per adeguarlo ai gusti e alle necessità: ad esempio nel 1874 fu aperto un oculo centrale per far salire e scendere il lampadario.
Nel 1929-30 fu necessario intervenire rifacendo completamente il tetto, il solaio e il soffitto del teatro. La sala fu abbassata perdendo le proporzioni settecentesche, fu eliminato il secondo ordine di palchi – rimane ora una balconata che corre lungo i tre lati della sala – e il nuovo soffitto fu decorato nel 1932-33 da Arcangelo Salvarani in collaborazione con gli allievi dell’Accademia di Belle Arti: protagonista dell’affresco inquadrato da una cornice mistilinea è Minerva circondata dalle Arti Liberali.
Il teatro ospitò, nel tempo, anche altre attività e negli anni Trenta del Novecento alcune foto testimoniano la sua parziale destinazione a palestra, con attrezzi ginnici collocati sul palcoscenico.
L’intervento di profonda ristrutturazione dell’intero palazzo, occorso fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del Novecento, ha riguardato anche il teatro tornato alla sua destinazione originaria. Nella sala si possono ancora notare le decorazioni tardo barocche, di sobria eleganza, e il profilo della balconata lignea marmorizzata; dalle pareti ci osservano i ritratti di alcuni degli allievi migliori del Collegio, nominati “Principi” dell’Accademia interna, accanto agli stemmi in legno dipinto rappresentanti le armi dei casati nobiliari di alcuni allievi presenti al San Carlo fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento.