Architettura moderna a Modena
Sinuose, essenziali, moderne: in quest’articolo andiamo alla scoperta delle più belle architetture modenesi contemporanee.
Anche se è indubbio che Modena sia conosciuta un po’ ovunque per i suoi gioielli architettonici di rara bellezza, Duomo e Ghirlandina, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e altri edifici che hanno fatto la storia, come il Palazzo Ducale ora Sede dell’Accademia Militare, possiamo dirti che anche gli amanti dell’architettura moderna non rimarranno comunque delusi.
Se sei un così detto “archilovers”, la nostra città ti saprà, infatti, regalare inaspettate emozioni offrendoti alcuni esempi interessanti anche nell’ambito più contemporaneo.
Edifici ed istallazioni da non perdere
Durante il ‘900 sono stati, infatti, progettati e realizzati, anche da nomi illustri a livello internazionale, degli edifici che oggi sono parte integrante della realtà cittadina, la cui presenza s’intreccia con quelli più storici.
Curioso di sapere quali?
Ecco, allora, la nostra selezione di edifici ed installazioni moderne che non puoi proprio perdere!
Prima tappa: Mercato Storico Albinelli
Il primo, in assoluto, è sicuramente il Mercato Storico Albinelli, probabilmente il primo esempio di architettura moderna in città che risale alla prima metà del ‘900.
Da sempre cuore della gastronomia locale, fu un progetto all’avanguardia per i tempi ed oggi è certamente una delle più belle opere di arte moderna di Modena e uno dei mercati italiani meglio preservati.
È un gioiello in stile liberty che trae ispirazione dai primi mercati coperti francesi.
È caratterizzato da tipiche insegne nero e oro sulle botteghe in muratura, da uno splendido cancello in ferro battuto e dalle eleganti volute sempre in ferro lavorato che collegano le colonne portanti.
Al centro si trova la bellissima fontana della “fanciullina con canestro di frutta”, opera del Graziosi. Il progetto prestava particolare attenzione all’igiene dedicando degli splendidi banchi di marmo rosa ai pescivendoli, con tanto di fornitura di acqua corrente ad ogni postazione e un pavimento progettato in modo che fosse semplice da pulire.
Il Mercato Albinelli è decisamente il tuo punto di partenza per andare alla scoperta dell’architettura modenese! Voto 10.
Seconda tappa: Chiesa di Gesù Redentore
Inaugurata nel maggio 2008, la chiesa di Gesù Redentore è stata progettata dall'architetto milanese Mauro Galantino, vincitore del concorso nazionale indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana per qualificare l'architettura religiosa.
È la chiesa più grande della diocesi di Modena e sicuramente una delle strutture più "insolite" che si trovano in città, esempio dell'espressione minimalista dell'architettura italiana contemporanea.
Nel progetto, studiato fra il 2001 e il 2005 e pensato per trasmettere una sensazione di serenità, bellezza e misticità, sono accoste superfici lineari di pietra e facciate trasparenti.
Lo stile è semplice, la luce è utilizzata sapientemente, il design e la struttura sono minimali, la qualità dei materiali è elevata.
La Chiesa di Gesù Redentore oltre che essere un grande esempio di architettura contemporanea, è senz’altro un'opera che ti sorprenderà ed emozionerà.
Scopri di più sulla Chiesa di Gesù Redentore QUI
Terza tappa: Cimitero di San Cataldo Aldo Rossi
Il Cimitero di San Cataldo Aldo Rossi è la parte nuova del cimitero di Modena realizzata sulla base del progetto dell'architetto Aldo Rossi nel 1971 ma rimasto ad oggi incompleto.
È espressione magistrale della poetica di Aldo Rossi, che ha sviluppato l’idea sul significato che lui stesso attribuisce alla morte e alla memoria.
Si sviluppa in un analogico percorso di edifici, che costituiscono una specie di “città dei morti” che si contrappone a quella dei vivi, al cui centro si erge il grande cubo (l’ossario), una costruzione quadrata con tante piccole finestre geometriche da cui penetra la luce.
Puoi leggere tutti i dettagli di quest’incredibile progetto QUI
Quarta tappa: MEF – Museo Enzo Ferrari
La parte moderna che abbraccia idealmente il fabbricato originario delle officine Ferrari è decisamente una struttura avveniristica progettata dallo studio inglese Future Systems di Jan Kaplicky.
Ha una facciata a vetri inclinata e una copertura in metallo che ricorda la silhouette di un imponente “cofano” di colore giallo e che rievoca la tradizione della grande casa automobilistica Ferrari.
Portati a casa uno scatto ricordo di quest’incredibile costruzione unica nel suo genere!
Quinta tappa: Il Grande Grappolo
In via Vignolese sulla rotatoria “Vignolese-Tangenziale" impossibile non notare il Grande Grappolo d’Uva alto oltre 12 metri con oltre 240 acini tutti in vetro soffiato!
Una grande opera, realizzata dal maestro modenese Erio Carnevali come omaggio al Lambrusco, donato dal Consorzio al Comune di Modena.
Dalle dimensioni imponenti, è un grappolo di straordinaria bellezza, tra i più grandi manufatti artistici realizzati in vetro di Murano al mondo.
Sesta tappa: Scultura Oca Gigante Kimera
La Scultura dell’Oca Gigante Kimera che si trova tra via Formigina e Strada per Cognento è stata realizzata da Carlo Cremaschi e riproduce una grande oca giocattolo con le ruote.
Alta circa 6 metri, totalmente in acciaio (16 tonnellate!), Kimera rappresenta "un grande giocattolo arrugginito abbandonato da un bambino gigantesco" e vuole rendere omaggio al Novecento, un secolo di “crudeltà e dolcezza, la corsa del sogno, di intelligenza e brutalità, di potenti illusioni, grandi speranze e rovinose cadute”.
Leggera e pesante al tempo stesso, quest’opera è stata costruita attraverso la tecnologia industriale e poggia direttamente sul suolo.
Un’installazione particolare dall’enorme simbologia.
Siamo sicuri che questi 6 punti di interesse tra edifici e installazioni ti sapranno stupire!
Se hai bisogno di ulteriori dettagli o di informazioni per organizzare al meglio la tua vista, non esitare a contattarci, trovi tutte le info QUI; siamo qui per aiutarti a visitare la nostra città costruendo un itinerario in base ai tuoi interesse e desideri!