Giardino Botanico Esperia
In località Passo del Lupo, vicino al lago della Ninfa, a 1500 metri di altitudine, si trova il Giardino Botanico Esperia, unico in tutto l’Appennino Modenese.
Perché “Esperia”
Nella mitologia, l’Esperia era un giardino meraviglioso (una sorte di “giardino degli dei”), ai confini del Mondo occidentale, dove cresceva un albero di mele d’oro che donavano immortalità curato dalle ninfe Espèridi, figlie di Atlante e difeso da un feroce drago dalle cento teste (ucciso poi da Ercole nella undicesima fatica). Esperia era anche l’antico termine con cui veniva indicata l’Italia.
Uno scrigno di biodiversità
Il Giardino si estende su un’area di circa due ettari all’interno di una bellissima faggeta caratterizzata da un ricco sottobosco e dove, oltre al faggio, si possono osservare esemplari di specie arboree ed arbustive sia dell’Appennino Settentrionale che introdotte. Ospita inoltre numerose specie erbacee, da quelle palustri e degli ambienti umidi, a quelle dei pascoli e delle radure, fino alle specie delle rupi e delle falde detritiche.
Comodi ed accoglienti sentieri percorrono tutto il bosco, accompagnati da una rete di piccoli corsi d’acqua e collegati fra loro da robusti ponticelli di legno. Nei punti più ombrosi del bosco, alcune panchine offrono ai visitatori un momento di riposo.
Il sentiero fra le aiuole- roccera è predisposto per le visite anche di anziani e disabili.
Percorrendo i sentieri del giardino è possibile “immergersi” in diversi habitat naturali, ognuno illustrato da un pannello descrittivo delle caratteristiche ecologiche e delle principali specie presenti.
Come arrivare al Giardino Botanico Esperia
A 4 Km oltre Pian del Falco, un vasto parcheggio accoglie la vostra auto, ed a pochi metri si trova il Giardino; – per chi ama camminare: – da Sestola, sentiero C.A.I. 451 o comunale 6; – da Fanano, sent. C.A.I. 443; – da Roncoscaglia, sent. C.A.I. 457; – da Montecreto, sent. C.A.I. 459 o 461.