Parco naturale delle valli di Mirandola
Il parco costituisce un vasto comprensorio, tra i più estesi della pianura emiliano-romagnola, caratterizzato da numerose zone umide permanenti e temporanee, piccoli stagni, siepi, filari alberati, boschetti, prati stabili con macchie e fasce di arbusti.
Questi ambienti naturali sono stati ricreati, a partire dal 1994 e grazie alla collaborazione di numerose aziende agricole, su terreni precedentemente coltivati. La principale finalità è il ripristino e la gestione di habitat per la salvaguardia della biodiversità.
Stagni, siepi e boschetti, tipici di queste zone, hanno permesso di ricreare parte dei profili paesaggistici che caratterizzavano questo comprensorio nel recente passato; specie scomparse da decenni sono tornate a nidificare, a sostare per lunghi periodi durante le migrazioni e, anzi, come nel caso del Mignattino piombato, hanno trovato nell'area una delle roccaforti a livello nazionale.
Torri di osservazione, punti per la sosta, pannelli informativi ed interpretativi permettono ai visitatori di fruire l'area nel rispetto delle specie animali e vegetali presenti e di conoscere le peculiarità degli ambienti ripristinati.
Presso le Valli mirandolesi già nel 1400 i Pico avevano impiantato un florido allevamento di cavalli di razza.
La tradizione dell'allevamento dei cavalli si è consolidata nei secoli, lasciando diverse tracce sul territorio. A partire dal 1824 sono stati edificati curiosi edifici a pianta poligonale, conosciuti come Barchessoni.
I Barchessoni, 7 in origine, solo 4 tuttora esistenti, sono strutture originariamente adibite al ricovero dei cavalli, e presentano un particolare fascino architettonico. Sono due i barchessoni ad oggi ristrutturati. Il Barchessone Vecchio, l'unico a due piani, presenta una pianta poligonale a 16 lati, sostenuta da un grande pilastro centrale.
I locali al primo piano che un tempo costituivano l'alloggio del personale adibito alla cura dei cavalli, che comprendeva anche la razza equina dei butteri maremmani, oggi è sede del Centro Educazione Ambientale "La Raganella".
Il Barchessone Barbiere, invece, presenta una simile struttura poligonale ad un solo piano e tuttora conserva la propria funzione originaria, ospitando una mansueta mandria di cavalli di razza bardigiana.
Le bellezze naturalistiche, unite alla facilità di fruizione, hanno dato un deciso impulso ad una serie di attività incentrate sull'ambiente vallivo: le escursioni ed il birdwatching, ma anche attività di studio e ricerca in ambito naturalistico, storico, archeologico. Le Valli rappresentano un ambiente ideale per programmare itinerari a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Altre informazioni
Diverse sono le occasioni per approfondimenti didattici rivolti alle scuole, attraverso l'operato del Centro di Educazione Ambientale "La Raganella", Via Giolitti, 22 - 41037 Mirandola Tel. 0535 29724