Frassinoro
Situato sulla strada delle Radici, a 23 km dal Passo e a circa 61 da Modena, Frassinoro è una località turistica importante dell'Alta valle del Secchia, in quella zona in cui l’Appennino modenese confina con la Toscana. Il suo territorio, ricco di boschi e pascoli, si sviluppa in parte all'interno del Parco regionale del Frignano al confine con il Parco nazionale di Reggio e Parma. Il nome è di chiara derivazione: il frassino è una delle piante qui più diffuse. Abitato già dall’età del bronzo, da quando in epoca romana vennero aperti alcuni sentieri, tra cui la Via Bibulca, per favorire i traffici commerciali, e poi successivamente nell’VIII secolo quando i Longobardi aprirono il valico del Passo delle Radici, questo luogo divenne centro nevralgico di passaggio.
Dal 1071 la sua storia si legata a doppia mandata per circa un secolo a quella dell'Abbazia benedettina fondata da Matilde di Canossa e dalla madre Beatrice di Lorena. In seguito, dopo un breve passaggio sotto il Comune di Modena, queste terre furono governate dai Montecuccoli, i potenti signori del Frignano, fino all'arrivo degli Este nella metà del XIV secolo. Nei tempi recenti, nel 2015, Frassinoro è stato dichiarato Sito MaB (Man and the Biosphere) rientrando così tra le 13 località riconosciute in Italia premiate per il loro patrimonio paesaggistico e artistico ma anche per le attività di artigianato e per le produzioni tipiche.
Perchè venirci
Natura e storia: questi i due motivi per scegliere questa località turistica di rilievo del nostro Appennino. Conosciuta per il comprensorio sciistico Frassinoro-Piandelagotti, Paradiso del Fondo, Frassinoro è anche nota per il suo passato medievale, legato in modo principale a Matilde di Canossa che ancora oggi viene celebrata con bellissime rievocazioni storiche.
Da non perdere
La Chiesa di Santa Maria e San Claudio, già dell’Abbazia di Frassinoro
La Chiesa di Santa Maria e San Claudio è il simbolo di Frassinoro. Fondata nel 1071 da Matilde di Canossa e dalla madre Beatrice di Lorena è quanto resta della potente Abbazia benedettina.
Il Museo della civiltà contadina di San Pellegrino in Alpe
Allestito su 14 sale nel nucleo storico del millenario Ospizio di San Pellegrino, antico rifugio per viandanti, è uno dei musei etnografici più importanti d’Italia. Con oltre 4.000 oggetti che documentano la vita delle popolazioni appenniniche tra ‘800 e ‘900, costituisce una delle più importanti raccolte di cultura materiale in Italia.
L’Ospizio e il Santuario di San Pellegrino e San Bianco
Rifugio medievale per i pellegrini che valicavano gli Appennini seguendo la via Bibulca, fu ricostruito nel ‘400 insieme alla chiesa che ancor oggi custodisce le spoglie di San Pellegrino.
Sulla tavola
In questa zona ti segnaliamo due prodotti tipici: uno è il Tartufo Valli Dolo e Dragone, frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi e particolarmente pregiato per il suo sapore e profumo, l’altro è il Mirtillo nero dell'Appennino modenese, impiegato per preparare deliziose confetture, sciroppi, succhi e liquori.
Eventi di rilievo
La Via Crucis Vivente (Venerdì Santo)
La Via Crucis Vivente è un evento molto partecipato unico nel suo genere che si tiene ogni 3 anni tra le vie del paese. Migliaia di spettatori assistono ad una rappresentazione spettacolare con oltre 200 figuranti in costume che interpretano la Passione e la morte di Cristo.
Settimana Matildica (luglio)
La Settimana Matildica è una manifestazione storico culturale ricca di eventi durante la quale si celebrano le vicende di Matilde di Canossa e dell'Abbazia Benedettina con rievocazioni, spettacoli e appuntamenti che ripercorrono il periodo storico intorno all'anno 1100.
Il maggio Drammatico
Nato sull'Appennino toscano e poi diffusosi in quello Modenese e Reggiano, è una forma di teatro popolare ispirata alle antiche feste pagane di primavera. Gli argomenti delle rappresentazioni si rifanno ai poemi epici cavallereschi, alle leggende medioevali oppure alle favole e ai racconti inventati.
Nei dintorni
Piandelagotti
Paradiso dello sci di fondo, Piandelagotti è un’Importante località turistica di rilevo nazionale ed europeo proprio per chi pratica questo sport. Coi suoi 40 km di piste, il Centro Fondo Boscoreale è uno dei più attrezzati degli Appennini.
Via Bibulca
La via Bibulca è l’antico tracciato romano che iniziava dalla confluenza dei torrenti Dolo e Dragone e portava dalla valle del Secchia al Passo delle Radici. Nel Medioevo divenne fondamentale per passare dall’Emilia alla Toscana ed era accessibile da due buoi affiancati e quindi dai carri. Ancor oggi se ne possono percorrere alcuni tratti nei comuni di Montefiorino e di Frassinoro.
Quando venirci
Frassinoro è una destinazione che si apprezza in ogni stagione. È perfetta per gli amanti della montagna e gli appassionati di sport che qui possono praticare numerose attività in mezzo alla natura.