Palagano
Di lei se ne trova citazione in un documento datato 1144. Nel periodo feudale, Palagano è stato uno centri abitati più importanti della corte di Medola, nelle Terre della Badia.
A seguito del declino del monastero di Frassinoro, questo centro passò sotto il controllo dei modenesi, poi sotto quello dei conti di Gombola e infine sotto i Montecuccoli. Nel 1534 gli Este lo assegnarono ai Mosti di Ferrara che ne fecero la contea di Rancidoro per 240 anni. Dopo di loro, arrivarono i Sabbatini di Fanano che lo dominarono fino alla Rivoluzione francese e all’abolizione dei privilegi feudali.
Nella Seconda Guerra Mondiale i luoghi di questo territorio fecero da scenario ad alcuni episodi truci legati alla lotta della Resistenza contro i nazifascisti. Nota è la strage di Monchio, una delle più rilevanti ma tra quelle meno conosciute.
Perchè venirci
Palagano è la destinazione perfetta per chi ama le attività escursionistiche, svariati e bellissimi sono infatti gli itinerari naturalistici, ma allo stesso tempo vuole conciliare la sua passione per la cultura e la storia, tante sono le testimonianze del periodo medioevale che si ritrovano sul territorio. Inoltre, per gli appassionati di corse di fuoristrada molteplici sono le manifestazioni che hanno luogo tra queste montagne, anche di livello internazionale.
Da non perdere
In paese
Sono due i punti d’interesse che si segnaliamo in paese o subito prossimi al centro abitato: il seicentesco Oratorio della Madonna del Carmine, la maestosa chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista documentata dal 1146 ma più volte riedificata, e il settecentesco Palazzo Sabbatini, composto da una residenza padronale e due edifici laterali di servizio, la cui particolarità è la completa assenza di angoli esterni nei muri sostituiti da pareti curvilinee.
Parco e Memoriale di Santa Giulia
In località Monchio di Palagano si trova il Parco e Memoriale di Santa Giulia dedicato alla Resistenza. Si estende su una superficie di 27 ettari e rappresenta un’area di grande importanza naturalistica e storica dato l’imponente complesso monumentale composto da 14 giganteschi monoliti. Sulla sommità del monte, invece, si erge la pieve di Santa Giulia.
Sulla tavola
Prodotto caratteristico di questa zona è il Tartufo Valli Dolo e Dragone, frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi e particolarmente pregiato per il suo sapore e profumo.
Nei dintorni
Località di Boccassuolo
A circa 5 chilometri da Palagano si trova Boccassuolo, località nota nei secoli scorsi per gli scavi per l'estrazione di rame, calcopirite e ferro, che conserva ancora oggi un borgo di origine medioevale caratterizzato da un campanile situato su uno sperone di roccia, probabilmente sulle antiche fondamenta della torre feudale del XIII secolo.
La Miniera di Toggiano, così denominata per la vicinanza con l’omonimo centro abitato, è orientata in direzione ovest-est, presenta una pianta a “T” ed è formata da una galleria centrale, della lunghezza di circa 24 m che si biforca in due rami ortogonali alla galleria di accesso, uno verso nord della lunghezza di circa 2 m e l’altro verso sud della lunghezza di circa 8 m. Nel comprensorio dei Cinghi, oltre a questa miniera, sono state localizzate altre 11 gallerie caratterizzate da uno sviluppo variabile, passando dai pochi metri di alcune agli oltre 700 di quella più estesa. L’accesso alla miniera è consentito solo se accompagnati da personale specializzato ed opportunamente abilitato, muniti di dispositivi di sicurezza.
Quando venirci
Ti consigliamo di visitare Palagano in primavera e in estate, quando la temperatura è perfetta per praticare le tante attività che il territorio offre.