Prignano sulla Secchia
Reperti testimoniano che la zona fu abitata già dal neolitico. I primi popoli che vi si insediarono furono Liguri, poi arrivarono gli Etruschi, i Galli, i Romani e i Longobardi. È datato 781 il primo documento scritto, un diploma carolingio, in cui compare il nome della località. Nel Medioevo, è stato controllato prima dai Canossa e poi dal Comune di Modena.
Fino al 1480 ci furono i Da Roteglia e successivamente fu unito in feudo a Pigneto e destinato dagli Estensi ai conti Trotti e, in seguito, ai Montecuccoli. Dopo un passaggio sotto il comune di Sassuolo, nel 1859, con il Regno d'Italia, Prignano sul Secchia fu proclamato autonomo.
Perchè venirci
Immerso in castagneti e boschi cedui, Prignano sul Secchia è una località raccolta e tranquilla situata in una posizione scenica che si affacciata sulla bella vallata del fiume Secchia e sulle principali cime dell'Appennino (il Cusna, il Cimone e Libro Aperto) dominando la valle del torrente Rossenna. È una destinazione perfetta se sei amante del trekking, dell’escursionismo, della mountain bike e dell’equitazione oppure più semplicemente se hai voglia di godere di un panorama meraviglioso magari comodamente seduto su una colorata “Big Bench”!
Da non perdere
Nel centro del paese
In paese ti segnaliamo diversi punti d’interesse da visitare: la chiesa parrocchiale dedicata a San Lorenzo, situata più a valle, risultato della ristrutturazione settecentesca della chiesa medievale, che custodisce al suo interno pregievoli dipinti del ‘900, la torre campanaria di San Michele a base quadrata con quattro bifore in arenaria nella parte alta, il nucleo di Cà di Jantella, un complesso di edifici rurali disposti su due corti aperte, la vicina Casa Berti, una casa torre padronale del ‘700 associata in seguito ad un massiccio torrione angolare, e Casa Pellesi, un interessante complesso del ‘500 a torre con cordolo di colombaia.
La panchina gigante sul Monte Pedrazzo
Situata in uno splendido punto panoramico sul Monte Pedrazzo, ad un’altezza di 700 mt. sopra il paese si trova un enorme panchina colorata, realizzata sullo stile delle "Big Bench" del designer statunitense Chris Bangle. Percorrendo il sentiero chiamato Anello di Prignano di circa 5 km totali, la panchina si trova al terzo, dopo 45 minuti di camminata facile. Da qui si gode uno scenario unico che va dal monte Cimone al Cusna.
Sulla tavola
Caratteristico di questa zona è il Tartufo Valli Dolo e Dragone, un prodotto della terra conosciuto dai tempi più antichi e particolarmente pregiato per il suo sapore e profumo.
Nei dintorni
L’area archeologica del Pescale
Estesa su una superficie di quasi 15 mila metri quadrati, l’area archeologica del Pescale è uno dei più importanti siti archeologici del Modenese. Da quando è stata scoperta, a fine '800, è diventata un'importante area di studio e ricerca sulla preistoria italiana.
I borghi di Sassomorello e di Morano
Sassomorello è un grazioso borgo situato sullo strapiombo di un’imponente rupe che si affaccia sulla vallata del Rossenna. Qui dove sorgeva un antico castello, ora si trovano la chiesa di San Bartolomeo, le canoniche e l’antico campanile. Sul versante opposto della vallata, invece, è situato il borgo di Morano, sviluppato attorno alla parrocchiale di San Pietro, con campanile medievale.
Montebaranzone
Tra le residenze preferite dalla contessa Matilde di Canossa, Montebaranzone è stata una delle fortificazioni più importanti di questa zona collinare. Attualmente conserva qualche tratto di muro del castello medioevale. Molto belle sono le antiche case-torri e le altre abitazioni del borgo dai bellissimi portali e rilievi scolpiti, collegate tra loro con voltoni.
Quando venirci
Ti consigliamo di visitare Prignano sul Secchia in primavera e in estate, quando la temperatura è perfetta per praticare le tante attività che il territorio offre.