Sestola
Nonostante il primo documento che cita questa località sia datato 753 d.C., si pensa che, vista la posizione strategica, quest’area fosse abitata già precedentemente. Il suo nome, infatti, ha probabilmente origini romane (da “Sextus”).
Teatro di lotte continue tra Modena e Bologna, nel XIV secolo, tutto il territorio passò sotto gli Estensi che fecero diventare la cittadina capitale della Provincia del Frignano. Alla fine del ‘700, in seguito all'apertura della via Giardini (ora la SS 12 del Brennero), Sestola, ritrovandosi esclusa dal nuovo traffico commerciale, perse quel ruolo di rilievo che aveva avuto nei secoli e, una volta isolata, divenne sede di un penitenziario che rimase attivo all’interno della sua fortezza fino al 1866.
Perchè venirci
Chiamata la “Perla dell’Appennino”, Sestola è la destinazione perfetta per gli amanti della montagna e gli appassionati di sport. Non solo: questa vivace località offre diverse opportunità interessanti per tutta la famiglia. Qui potrai, infatti, immergerti nella natura incontaminata, andando alla scoperta dei territori protetti del Parco del Frignano, dei grandi laghi e delle cascate, ma contemporaneamente potrai vivere esperienze autentiche legate all’arte, alla gastronomia e alla tradizione locale.
Da non perdere
Il Castello di Sestola
Il Castello di Sestola è un luogo di rara bellezza e suggestione che da un alto sperone di roccia domina il paese e le vallati sottostanti. Nel 753 fu donato all’Abbazia di Nonantola dal re longobardo Astolfo e nel 1337 gli Este lo resero il più importante presidio militare del territorio del Frignano. Protetto da imponenti mura cinquecentesche, ospita: la Palazzina del Comandante, l’oratorio romanico di S. Nicolò, la Rocca col Palazzo del Governatore, la Torre dell’Orologio (1572), il Torrione semicilindrico e il possente Mastio a strapiombo. Oggi è sede dei Musei del Castello. All’esterno delle mura è possibile intraprendere diversi percorsi dai panorami stupefacenti.
Musei del Castello
I Musei del Castello si dividono in 2 aree d’interesse. Da un lato potrai visitare il Museo della Civiltà Montanara con la stanza dei ricordi di Teresina Burchi, dall’altro il Museo degli Strumenti Musicali Meccanici di cui ti suggeriamo una visita anche in un itinerario dedicato che puoi consultare a questo link.
Sulla tavola
Sulle tavole delle località dell’Appennino Modenese potrai trovare sapori e specialità gastronomiche uniche legate alla tradizione montanara. E così siamo certi che ti lascerai conquistare dalle tradizionali crescentine, dai borlenghi e dai ciacci, oppure dallo squisito croccante artigianale del Frignano preparato ancora oggi con la ricetta di una volta e tramandato fino a noi dai sapienti pasticceri locali. Diversi, infine, sono i prodotti tipici come i funghi, le castagne, il Mirtillo nero dell'Appennino modenese, impiegato per preparare deliziose confetture, sciroppi, succhi e liquori.
Eventi di rilievo
La Festa della Madonna della Neve (5 agosto)
La Festa della Madonna della Neve consiste in una processione che inizia a Sestola e arriva alla vetta del Cimone, dove viene celebrata una messa dall’Arcivescovo di Modena nella chiesetta eretta nel 1908.
Festa del croccante e del cioccolato (inizio autunno)
Organizzata ad inizio autunno, la Festa del croccante e del cioccolato, che si svolge sia all’aperto nelle vie del centro sia nei bar e ristoranti, celebra questi due prodotti attraverso degustazioni mirate in abbinamento con altre specialità tipiche locali come l'aceto balsamico e i funghi porcini.
Nei dintorni
La Chiesa di San Nicola di Bari
La Chiesa di San Nicola di Bari, tra le più ricche dell’Appennino per dipinti e arredi, ha un aspetto che la riconduce all’architettura delle Pievi romaniche. Ristrutturata nel corso dell’800 e del ‘900, ha un prospetto molto caratteristico perché ricoperto di pietra arenaria ricavata dalla demolizione di alcuni palazzi ducali. All’esterno, proprio di fronte, si trova la Fontana di Piazza, collocata sotto un loggiato ad archi, che si contraddistingue per la piastra metallica in cui è raffigurata una sirena.
Roncoscaglia
Roncoscaglia è una frazione di Sestola famosa per l’oratorio romanico di San Biagio e per essere stata in passato patria di produttori di organi. Oggi è un moderno centro a vocazione turistica.
Vesale
Vesale è un’antica località al centro della vallata omonima concentrata intorno alla sua chiesa parrocchiale dall’abside romanica, nel luogo in cui sorgeva l’antico fortilizio di cui si possono ancora vedere le tracce murarie. È conosciuta per la sua gastronomia e la tradizionale ospitalità, oltre che per i "treppi" utilizzati nel lancio della ruzzola.
Giardino Botanico Alpino Esperia
Il Giardino Botanico Alpino Esperia è un museo a cielo aperto unico nel suo genere. Situato in località Passo del Lupo, è un’oasi ecologico-didattica importante a livello nazionale per ammirare la flora appenninica spontanea e quella alpina introdotta. Percorrendo i suoi sentieri è infatti possibile ammirare i diversi habitat naturali che si sviluppano di zona in zona.
Il Monte Cimone e il comprensorio sciistico
Il Monte Cimone è la montagna più alta dell'Appennino settentrionale. Qui è ospitato un importante Osservatorio meteo dell'Aereonautica Militare e un centro di ricerca del CNR. A quota 1500 metri, invece, si trova il l’affascinante lago della Ninfa. Con i suoi 50 km di piste, il Cimone è il più grande comprensorio sciistico della zona. Gli impianti di risalita si trovano a Passo del Lupo e Pian del Falco.
Se sei interessato a questo sport invernale consulta anche: Sciare al Cimone. Da Sestola, poi, si snodano interessanti percorsi per gli amanti dell'escursionismo e della mountain bike. Punto di partenza di quest’ultimo è il Cimone Bike Park che si estende tra Fanano, Sestola e Montecreto, fino alla vetta del Cimone ed al lago della Ninfa ed include 3 seggiovie attrezzate per il trasporto delle bici, una funivia ed un pullman con carrello portabici.
Quando venirci
Sestola è indubbiamente la destinazione ideale per una visita in ogni stagione.