Un viaggio sulle tracce degli Estensi
Se sei appassionato di vicende di nobili e ducati o semplicemente ami la storia e ti piace immergerti in essa, questo è l’itinerario che fa per te! In 48 ore potrai andare alla scoperta di una dinastia quella degli Estensi, che è riuscita ad estendere il proprio dominio su molte terre padane, comprese Ferrara, Reggio Emilia e Modena.
In quest’itinerario ci concentreremo in particolare sulla Modena Estense, città in cui il Duca Cesare arrivò nel 1598 per farne Capitale del Ducato dopo aver lasciato Ferrara. Saranno due giorni ricchi di fascino, trascorsi tra il centro di Modena, Sassuolo e Fiorano, in cui fare un bel tuffo nel passato, in epoche lontane di vita di corte.
Primo giorno - mattina
Il nostro consiglio: per visitare la Ghirlandina ed i Musei del Duomo, valuta di acquistare il Biglietto Unico del Sito Unesco, al costo di 6,00 euro con cui avrai accesso anche alle bellissime sale storiche del Palazzo Comunale e all’Acetaia Comunale, all’interno del palazzo, dove potrai toccare con mano il meraviglioso mondo dell’Aceto Balsamico, “l'oro nero" di Modena.
Iniziato nel 1099, il Duomo di Modena è uno dei massimi esempi di arte romanica, non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo. Opera dall'architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo, è un gioiello di rara bellezza. Collegata al Duomo da due archi, c’è, poi, la Ghirlandina, la torre campanaria della Cattedrale, simbolo della città. Elegante e fiera, questa splendida architettura, amata da tutti i modenesi, svetta verso il cielo con i suoi oltre 89 metri di altezza. Salire i suoi 200 gradini e arrivare in cima per godersi la meravigliosa vista a 360° sulla città è un’esperienza che ti consigliamo davvero di fare!
A fianco, si trovano i Musei del Duomo strettamente collegati alla storia della Cattedrale e suddivisi in due raccolte: una costituita da frammenti scultorei appartenenti al Duomo e ad edifici precedenti, l’altra da opere e suppellettili testimonianti la vitalità della Chiesa modenese nei secoli.
Visto che sarà arrivata ormai l’ora di pranzo, prima di proseguire, ti consigliamo di fare una piccola sosta golosa all’insegna della nostra tradizione gastronomica. In centro città ci sono tantissimi ristoranti che propongono piatti tipici modenesi realizzati con i prodotti Dop e Igp della zona. In alternativa puoi valutare una piacevole visita al Mercato Storico Albinelli, un luogo affascinate, dalla grande valenza storica e culturale. Qui, oltre ad acquistare prodotti alimentari potrai anche pranzare in uno dei tanti tavolini dei vari ristorantini e banchi al suo interno che propongono piatti sfiziosi e veloci. Un’ottima idea per immergerti nella modenesità più vera!
Itinerario
Primo giorno - pomeriggio
Imboccando Via Emilia potrai arrivare in Largo Porta Sant'Agostino, dove il Duca Francesco III d'Este, per riunire le Opere Pie di Modena, fece realizzare, su progetto dell'architetto Pietro Termanini, un Albergo dei Poveri. Dopo svariate variazioni di destinazione d'uso, nel 1881 parte della struttura fu acquistata dal Comune di Modena che la destinò a Palazzo dei Musei.
Qui oggi hanno sede molti istituti culturali della città sia civici che statali, come l’Archivio Storico, la Biblioteca d'Arte Luigi Poletti, il Museo Civico, la Biblioteca e la Galleria Estense.
Una volta fuori, dirigiti verso la Chiesa di Sant'Agostino, proprio a fianco. Originariamente chiesa dei padri agostiniani, nel 1663 fu ristrutturata per volontà della duchessa Laura Martinozzi vedova del Duca Alfonso IV, con l'intenzione di trasformarla nel Pantheon Atestinum, vale a dire il Tempio della celebrazione degli Estensi. Le tombe dei duchi e delle duchesse estensi si trovano invece nella Cappella funebre situata nella Chiesa di San Vincenzo.
Itinerario
Secondo giorno - mattino
Una volta arrivato in Corso Canalgrande, considerato dai signori dell'epoca il luogo delle passeggiate ufficiali, percorrilo fino ad arrivare all’altezza della Chiesa di San Vincenzo dove si trova la Cappella Funeraria degli Estensi, voluta da Francesco IV nel 1836 per raccogliere le spoglie dei duchi che fino ad allora erano sparse in varie chiese della città.
Prosegui, quindi, verso i Giardini Ducali, resi pubblici già dal 1739 per volere di Francesco III, dove potrai ammirare l’elegante Palazzina dei Giardini, costruita dall’architetto Gaspare Vigarani. Voluta nel XVII secolo da Francesco I d'Este come “casino” – il luogo di divertimento per la corte Estense - oggi ospita mostre di rilievo internazionale della Fondazione Modena Arti Visive. Goditi la passeggiata nel verde dei giardini in estate o, se la tua visita sarà nella stagione più fredda, i colori autunnali degli alberi anche secolari e la tranquillità del posto.
Una volta ricaricate le energie, potrai ora dirigerti direttamente a… corte! Lasciandoti alle spalle i giardini, cammina verso la rinnovata Piazza Roma dove si trova l’imponente Palazzo Ducale, oggi sede dell'Accademia Militare ma un tempo dimora della corte degli Este. Fatto realizzare da Francesco I in una posizione privilegiata, a partire dal 1634, su disegno di Bartolomeo Avanzini, quest’imponente e bellissima costruzione merita sicuramente una visita anche all’interno per ammirarne lo sfarzo delle decorazioni e la preziosità di affreschi e arredi. Ricordati però che il Palazzo Ducale di Modena è visitabile solo il sabato e la domenica, sia al mattino che il pomeriggio, esclusivamente con visita guidata e su prenotazione. Per maggiori informazioni e per prenotare la tua visita non esitare a contattarci.
Itinerario
Seconda giornata - pomeriggio
Oggi, il Palazzo Ducale di Sassuolo definito "delizia Estense", rimane una delle più importanti residenze barocche del nord Italia. Con le sue pitture murali, le decorazioni a stucco e le belle sculture è un capolavoro d’arte e architettura che rapisce chi passeggia per le sue sfarzose stanze. Non mancare di visitarne anche l’esterno dove si trova la grande Peschiera, una stupefacente macchina idraulica e vasca per l’allevamento ittico di corte, che ricorda oggi uno scenografico “teatro delle fontane”. Spingi-ti, poi, fino al grande parco limitrofo, una volta molto più ampio e in parte adibito a riserva di caccia. Da Sassuolo prosegui per Spezzano, frazione di Fiorano Modenese, in visita al suo Castello. Quest’intrigante rocca è legata alla nobile famiglia degli Este grazie ad alcune vicende storiche e al mistero di un delitto che tutt’oggi non si è ancora risolto. Dal XIV secolo il castello, infatti, è stato teatro di sanguinose contese tra i nobili Della Rosa, i Visconti, gli Este e i Pio, fino al 1599, anno della morte del suo signore Marco III Pio di Savoia, rimasto ucciso da alcuni spari di un archibugio di ignota provenienza. In quegli anni, a causa della mancanza di una discendenza maschile diretta, il castello passò nelle mani di Cesare d’Este, alla cui dinastia rimase per 30 anni fino a che, nel 1629, la rocca, con tutto il feudo, divenne di proprietà del marchese Guido Coccapani.
Per concludere la giornata potresti visitare anche le Terme di Salvarola per una pausa relax. Le Terme erano note ed apprezzate anche ai tempi dei duchi. La prima memoria storica scritta riguardante Salvarola si trova una carta modenese del 1222, ricordata da Girolamo Tiraboschi nel suo Dizionario topografico-storico degli Stati Estensi. Nel 1760 il sassolese dottor Giambattista Moreali, grazie “alla scoperta e illustrazione delle acque salutifere del modenese”, ottenne dal duca Francesco III la concessione perpetua a impiegare l’acqua: fu Moreali a definire “divina” l’acqua di Salvarola per le sue importanti caratteristiche terapeutiche e a prescriverla non solo per un uso esterno, ma anche come bibita.