Una gita nel verde in provincia di Modena
Con l’arrivo della bella stagione, la voglia di stare all’aria aperta cresce e trovare nuove idee per qualche splendida gita nel verde diventa un must, non è vero?
Ecco, allora, che ti veniamo incontro noi suggerendoti 5 luoghi da non perdere in provincia di Modena per immergerti nella natura.
5 luoghi da non perdere
Abbiamo scelto per te 5 destinazioni molto diverse tra loro, alcune davvero uniche, che siamo certi che ti sapranno sorprendere.
Pronto a partire? Andiamo!
Prima tappa: I Sassi di Rocca Malatina
Il parco regionale dei Sassi di Rocca Malatina è situato sull’Appennino Modenese e si estende tra i comuni di Marano sul Panaro, Guiglia e Zocca: 2.300 ettari di territorio dalla biodiversità estremamente interessante, con una flora e una fauna molto variegata.
Nel cuore di quest’area, si trovano le 3 punte di roccia arenaria chiamate appunto “i sassi” che pare possano essere servite in passato, nel VII secolo, ai Bizantini per difendere la zona di Pieve di Trebbio dai Longobardi.
All’interno del parco, dove si si alternano paesaggi anche molto diversi tra loro, come boschi di castagni, calanchi argillosi, dolci colline, pascoli, frutteti e i vigneti, nidificano oltre 80 specie di uccelli diversi, tra cui il falco pellegrino, e vivono più di 40 specie di mammiferi, tra cui lupi, caprioli, daini, tassi, volpi, faine e istrici.
Se sei un amante dell’escursionismo, delle passeggiate e della natura, questo ecosistema perfetto, tutelato anche dall’Unione Europea, è il luogo ideale in cui perderti un po’: 12 itinerari, oltre 100 chilometri di sentieri da fare a piedi, a cavallo o in mountain bike ti attendono!
Prenditi un attimo per valutare qual è l’area che preferisci visitare e magari tornaci più volte. La visita al parco richiede, infatti, tempo e quello che ti consigliamo è di scoprirlo a poco a poco.
Seconda tappa: La riserva naturale regionale delle Salse di Nirano
La riserva naturale delle Salse di Nirano si trova a Fiorano nella zona collinare dei calanchi ed è un fenomeno geologico di importanza internazionale.
Le emissioni di fango freddo, prodotte dalla risalita di acqua di origine marina mescolata ad idrocarburi come il metano, salgono in superficie attraverso le fratture del terreno dando luogo a tipiche formazioni a cono che assomigliano a dei piccoli vulcani.
Le “salse” che sono chiamate così per via dell’alto contenuto di sale delle acque fangose sono considerate fenomeni “pseudovulcanici” anche se hanno origini completamente diverse (non si parla, infatti, di magma e sono fredde).
Questa riserva naturale sarà una visita molto particolare e interessante.
Potrai scoprire queste strane formazioni attraverso 13 sentieri attrezzati, aperti a tutti.
Terza tappa: Il Lago Scaffaiolo
Andiamo più in quota per andare alla scoperta ora dello splendido Lago Scaffaiolo, lago montano situato nel territorio del comune di Fanano.
Tra i diversi itinerari, lo si può raggiungere con una piacevole passeggiata partendo dalla Croce Arcana, una croce in ferro battuto che segna il confine tra la Toscana e l'Emilia-Romagna, e proseguendo per il sentiero panoramico che costeggia il crinale. La camminata è facile e dura circa un’ora e mezzo.
Il Lago Scaffaiolo, situato a 1.780 metri ai piedi del Monte Cupolino è alimentato principalmente dalle acque piovane, da nevai e da una falda sotterranea. È un luogo molto suggestivo tanto da essere stato citato anche dal Boccaccio.
Arrivato qui, goditi la vista meravigliosa e il paesaggio incontaminato.
Se il tempo è bello potrai scorgere nettamente all’orizzonte il monte Cimone.
Quarta tappa: Oasi la Francesa
Nata nel 2005, l'Oasi La Francesa è un’area di grande interesse naturalistico che si estende per circa 23 ettari ed è situata a Fossoli, una frazione di Carpi.
Al suo interno, si trova un grande lago con differenti livelli di profondità, e diversi tipi di ambienti, come boschi, acquitrini, radure e prati.
È un luogo artificiale che riproduce principalmente un ambiente palustre, creato per studiare e tutelare l'ambiente oltre che per insegnare il rispetto e la cura della natura alle tante scolaresche che di frequente vengono in gita qui.
La visita è molto piacevole e rilassante. Se ami esplorare, puoi andare alla scoperta della variegata flora e fauna che vive in questo habitat in continua e rapida evoluzione.
Quinta tappa: Il Parco Naturale delle Valli di Mirandola
Anche il Parco Naturale delle Valli di Mirandola è stato creato in modo artificiale, a partire dal 1994, grazie alla collaborazione di molte aziende agricole su terreni un tempo coltivati, con finalità di ripristino e salvaguardia della biodiversità.
Si estende su un vasto comprensorio ed è caratterizzato da numerose zone umide, piccoli stagni, siepi, filari alberati, boschetti, prati stabili con macchie e fasce di arbusti.
La ri-creazione di paesaggi caratteristici della zona ha dato la possibilità a specie di uccelli scomparse da decenni di tornare a nidificare qui. Ecco perché quest’area è perfetta per il birdwatching!
Torri di osservazione, punti per la sosta, pannelli informativi ti daranno modo di goderti l’area nel rispetto delle specie animali e vegetali presenti e di imparare a conoscere le peculiarità di questi ambienti.
Ma non è finita qui. Nelle Valli Mirandolesi si è consolidata nei secoli la tradizione dell'allevamento dei cavalli che ha portato alla costruzione di curiosi edifici a pianta poligonale, chiamati “Barchessoni”: strutture di grande fascino architettonico che potrai ammirare durante la tua visita.
Un’esperienza davvero da fare!
Questi sono i 5 luoghi che ti suggeriamo per trascorrere momenti indimenticabili in mezzo alla natura.
Se hai bisogno di ulteriori dettagli sulle visite o cerchi altri spunti, non esitare a contattarci, il nostro Ufficio Turistico è pronto a darti tutte le informazioni che cerchi.