Nonantola

Nonantola

Nonantola è situata a circa 10 km da Modena in direzione di Ferrara, lungo la così detta Nonantolana, la Strada Provinciale 255. Nota per la sua bellissima Abbazia, Nonantola è un antico borgo medioevale dai monumenti interessanti e scorci affascinanti.

I primi insediamenti sul territorio risalgono all’età del Bronzo, con la terramara di Redù (XVII - XII secolo a.C.). Successivamente l’area fu occupata nella Prima e Seconda età del Ferro e colonizzata in epoca romana, da cui sembra derivare il toponimo (“nonaginta”, il numero romano che significava novanta). Di epoca longobarda è, invece, l’Abbazia di Nonantola la cui storia è indissolubilmente legata a quella della cittadina. Fu il monaco benedettino Anselmo, per volere del re longobardo Astolfo, a fondarla nel 752, dedicandola qualche anno dopo a San Silvestro, e a diventarne il primo abate. La posizione scelta era strategica per ragioni politiche e militari, al confine tra il ducato longobardo e il dominio bizantino. Così, nel Medioevo, Nonantola divenne sede di uno dei più importanti e ricchi monasteri europei scatenando mire espansionistiche dei vescovi di Modena e Bologna e di alcune potenti famiglie.

Dal XII secolo, la città fu contesa a periodi alterni tra le popolazioni di Modena e Bologna che durante i rispettivi domini costruirono la Torre dei Modenesi e la Torre dei Bolognesi, oggi sede del Museo di Nonantola. Quando nel 1412, la città passò sotto gli Estensi, l’Abbazia si trovava in una condizione di decadenza e abbandono. Con la Rivoluzione Francese e la soppressione degli ordini religiosi, invece, il suo controllo lo assunse il vescovo di Modena che ne è tuttora l’abate.

Perchè venirci

Nonantola è un luogo in cui le tracce di una storia alta e nobile si fondono dentro una cultura contadina fatta di saggezza e amore per la terra e tanti sono i buoni motivi per cui dovresti passare di qui. Sicuramente una visita al complesso dell’Abbazia è uno di questi. Non da meno è una piacevole passeggiata nel piccolo centro storico alla scoperta dei suoi antichi tesori come la pieve di San Michele Arcangelo, la chiesa di Santa Maria fuori le mura e le due torri di epoca medioevale, quella “dei Bolognesi” e quella “dei Modenesi”. Infine, se sei un amante della buona tavola e delle tradizioni gastronomiche locali, non mancheranno gustose esperienze da vivere.

Da non perdere

Il Complesso dell’Abbazia di Nonantola

Fiore all'occhiello della cittadina, l'Abbazia di San Silvestro I Papa, annoverata tra le più potenti abbazie dell’Europa medievale e importante centro benedettino, rappresenta il monumento romanico della provincia che insieme al Duomo di Modena rimane uno degli esempi europei più importanti per questo tipo di architettura.
Ritornata ad essere accessibile nel 2018, dopo i lavori post-terremoto che ha colpito la nostra Emilia nel 2012, l’Abbazia rimane un luogo di grande fascino, con più di 1300 anni di storia. Al suo interno, nell’altare maggiore, sono ancora conservate le reliquie di San Silvestro Papa, Patrono di Nonantola, a cui deve il nome.
Della costruzione originaria non è rimasto, però: nel 1117, sempre a causa di un terremoto, l’Abbazia è stata ricostruita in stile romanico. Oggi si presenta come un edificio in laterizio dalla mole imponente. Molto bello è il portale con gli stipiti e gli architravi in marmo, realizzati da artisti della scuola di Wiligelmo. L'interno, diviso in tre navate, colpisce per la maestosità, sobrietà ed essenzialità. Il luogo più affascinante è la sua cripta dove 64 colonne decorate con bellissimi capitelli, alcuni addirittura di epoca Longobarda, filtrano la luce in modo suggestivo. È qui che sono custodite le reliquie di Sant’Anselmo, il fondatore. Non perderti, poi, la visita all'adiacente Archivio e Biblioteca, al primo piano del palazzo Abbaziale, che custodisce il patrimonio documentale dell’Abbazia dal VIII al XIV secolo costituito da più di 4500 pergamene, di cui 131 sono precedenti all’anno Mille, e al Museo Benedettino e Diocesano di Arte Sacra, al secondo piano, in cui è conservato il Tesoro Abbaziale dove spicca la Stauroteca (X-XI sec., teca esterna: 1679) che, secondo la tradizione, conserva un frammento della Santa Croce.

La Torre dei Bolognesi e il Museo di Nonantola

La Torre dei Bolognesi, costruita nel 1307 appunto dai Bolognesi dopo la conquista della città, ha base quadrata ed è alta poco più di 38 metri. Oggi è sede del Museo di Nonantola che racconta la storia del territorio dall'epoca contemporanea all’età del Bronzo. Al piano terra del museo è ospitata la mostra "I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola: 1942-43".

Villa Emma

Villa Emma è una dimora in periferia della città che tra il 1942 e il 1943 è stata protagonista di un importante episodio di Resistenza Civile avvenuto durante l’occupazione nazista, quello “dei ragazzi di Villa Emma” Qui, infatti, furono ospitati 73 ragazzi ebrei salvati dai nazisti dall’intera comunità di Nonantola che si prodigò in tutti i modi per organizzare la loro fuga verso la Svizzera.
Dopo lunghi anni di decadenza e abbandono, Villa Emma è stata restaurata negli anni ’90 e oggi viene utilizzata per meeting, matrimoni, feste e cerimonie, quindi il suo interno non è visitabile. Nel suo sottotetto sono conservate le botti di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena della Famiglia Leonardi Giacobazzi.

L’Acetaia nel Palazzo della Partecipanza Agraria di Nonantola

In Piazza del Pozzo, visitabile su appuntamento, si trova il Palazzo della Partecipanza Agraria, una proprietà collettiva di terreni nata nel medioevo, che ospita una mostra permanente e un’acetaia didattica, nel sottotetto, con tre batterie rispettivamente di sette, sei e cinque botticelle. Certificata e visitabile, qui è possibile assaggiare il famoso Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

Sulla tavola

Come in tutta la provincia di Modena, anche a Nonantola potrai gustare le eccellenze modenesi più note, come il Parmigiano-Reggiano DOP, lo Zampone, il Cotechino, il Prosciutto e gli altri salumi tipici, le paste fresche ripiene, il Gnocco Fritto, la Crescentina, il Lambrusco e l’Aceto Balsamico DOP e IGP, il nostro “oro nero”.

Nei dintorni

L’Oasi Torrazuolo

Estesa sui terreni della Partecipanza Agraria e raggiungibile anche attraverso un percorso ciclabile, l'Area di Riequilibrio Ecologico Torrazzuolo è una delle aree naturalistiche più importanti della Regione. Sono accessibili diversi percorsi di visita all’interno del bosco e della zona umida, popolata da una grande varietà di animali selvatici e uccelli acquatici che potrai fermarti ad ammirare dai capanni della LIPU. Alla Casa della Guardia, in via due Torrioni 41, è presente un centro didattico in cui si svolgono laboratori e visite guidate su appuntamento.

Da Nonantola a Villa Sorra in bicicletta sul tracciato della via Romea Nonantolana

Se sei un amante della bici, ti consigliamo di goderti il piacevole itinerario che ha inizio di fronte all’Abbazia e che raggiunge la splendida Villa Sorra, a Gaggio, percorrendo la via Romea Nonantolana.

Quando venirci

La primavera e l'autunno sono le stagioni migliori per una visita nelle nostre zone per via del clima mite. Ovviamente tutto dipende molto da che tipo di attività intendi programmare perché la cittadina di Nonantola con le sue bellezze storiche e l’Abbazia sono piacevolmente visitabili in tutti i periodi dell’anno.

Scopri di più

L'Abbazia fu fondata nel 742 dall'Abate Anselmo, cognato di Astolfo Re dei Longobardi, che qui si trasferì coi suoi monaci e fondò un monastero. L'edificio venne dedicato nel 756 a San Silvestro I Papa.
L'Area di riequilibrio ecologico del Torrazzuolo, istituita nel 1995 dal comune di Nonantola, ricade in maggior parte all'interno della Partecipanza Agraria di Nonantola, in prossimità della confluenza del Canal Torbido e della Fossa Bosca. Si tratta di un'area estesa per circa 70 ettari comprendente una zona umida, rimboschimenti e aree prative.
Il Museo si trova al secondo piano del Palazzo abbaziale di Nonantola. Permette ai visitatori di ammirare documenti antichi, il tesoro abbaziale e un patrimonio storico-artistico diocesano di singolare valore.
Il museo è collocato all'interno della Torre dei Bolognesi (baluardo difensivo costruito nel 1307) e descrive la storia della Comunità nonantolana dalle sue origini a oggi.
La pieve di S.Michele Arcangelo si trova a Nonantola e risale al IX secolo. La facciata si presenta in forme barocche, tripartita e ornata da cornici marcapiano e da un bel timpano. Degne di nota sono una tela della Madonna col Bambino e Santi del pittore modenese Francesco Stringa e la cappella della Madonna del Rosario.
Villa Emma fu costruita fra il 1890 ed il 1898 su commissione del Commendator Carlo Sacerdoti, che volle affettuosamente dedicarla alla moglie Emma Coen.La Villa nasce come residenza estiva di campagna ed è parte di un complesso edilizio che comprendeva cinque edifici.